Lo slang coreano: 5 parole
Questa sera per la rubrica “soft” del sabato sera vi parleremo dello “Slang” coreano, parole che spesso se guardate i K-Drama avete sicuramente già sentito almeno una vota, ma che darà di certo più valore al vostro dizionario coreano personale, specialmente se state studiando questa lingua, volete farlo o semplicemente volete stupire i vostri amici!
Vi parleremo di 5 parole slang più utilizzate, se il format vi piace fatecelo sapere nei commenti e seguiranno più parti!
1. 꿀잼 (kkuljaem)
Si utilizza per:
indicare qualcosa di interessante e moto divertente
La parola ècomposta da:
꿀 (kkul) che significa miele e 잼 (jaem) abbreviazione di 재미있어요 (jaemiisseoyo) che significa interessante.
2. 노잼 (nojaem)
Si utilizza per:
indicare qualcosa che non troviamo divertente o interessante, è il contrario di 꿀잼 (kkuljaem)
La parola è composta da:
노 (no) si proprio all’inglese, che è intesa come no oppure non è e da 잼 (jaem) abbreviazione di 재미있어요 (jaemiisseoyo) che significa interessante
3.모쏠 (mossol)
Si utilizza per: indicare qualcuno che non è mai stato fidanzato
La parola è:
l’abbreviazione di 모태솔로 (motae sollo) dove la prima parola 모태 (motae) significa grembo materno mentre 솔로 (sollo) indica chi non ha mai avuto una relazione.
!! Attenzione ad usare questa parola perché non è esattamente educata, se volete usarla per scherzo con gli amici coreani si potrebbero arrabbiare molto.
4. 만렙 (mallep)
Si utilizza per indicare:
una persona che è molto brava in qualcosa, talmente brava da eccellere con facilità sugli altri.
La si può utilizzare in contesti diversi:
per qualcuno molto bravo in cucina, nello studio o anche se ha appena fatto qualcosa di incredibile! Letteralmente significa “Livello 10,000” un richiamo ai giochi RPG dove per continuare il gioco e vincere bisognare aumentare di livello fino a raggiungere quello più alto.
5. 멘붕 (menbung)
Si utilizza per indicare:
uno stato di mental breakdown. La parola si compone da “멘붕” (mental) mentale o qualcosa legato alla mente e 붕괴 (bunggoe) che significa decadimento, collasso.
È utilizzato:
spesso in prima quando si è mentalmente esausti magari dopo una lunga sessione di studio o lavoro oppure quando all’ultimo momento ci si ricorda di dover fare qualcosa ma si erano già presi altri impegni.
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