Sakura, Nako e Hitomi: dal Giappone alle IZ*ONE
Le IZ*ONE hanno confermato di sciogliersi come previsto suscitando le reazioni del loro fandom affezionato, triste nel vedere le loro attività finire e, molto probabilmente, alcuni membri tornare in Giappone nei rispettivi gruppi originari. Ma chi sono queste ragazze giapponesi? E che cos’è il 48world?
Scopriamolo insieme.
L’8 dicembre 2005 ad Akihabara, quartiere di Tokyo, debutta un gruppo di venti ragazze in un teatro da 250 posti. Gli spettatori ad assistere allo show sono appena sette. Nell’arco di pochi anni queste giovani idol, le AKB48, si affermano come gruppo cardine dell’intero settore musicale nipponico, fino a essere definite “idol nazionali“. Il produttore Aki-p (Akimoto Yasushi) ha per loro un concept geniale: le ragazze non restano nella formazione originaria ma continuano a aumentare di numero inserendo nuovi membri, mentre le più vecchie lasciano attraverso festose cerimonie di addio, le graduation. La compagine diventa presto così numerosa da doversi dividere in team che si esibiscono a turnazione, riempiendo il loro teatro privato con spettacoli ogni sera. Non solo, appena tre anni dopo un altro gruppo del tutto simile viene fatto debuttare a Sakae, dando quindi il via a una serie di “gruppi sorella” su base regionale. Il 48world ha ormai preso vita e nemmeno i confini nazionali sono in grado di fermare la sua onda inarrestabile. A oggi si contano più di una dozzina di gruppi fra giapponesi e esteri, oltre a una lunga serie di progetti satellite.
Nel 2017 il 48group avvia una collaborazione con il programma coreano Produce, mandando alcune delle sue molte idol a partecipare a questo talent durante l’anno successivo.
Il produce48 mette in luce le differenze profonde che intercorrono fra idol giapponesi e coreane. Come hanno modo di sottolineare le ragazze stesse durante il programma, mentre alle idol coreane è richiesta immediatamente precisione millimetrica con performance impeccabili, per le idol giapponesi è importante soprattutto mettere gli spettatori a proprio agio, prediligendo esibizioni che rendano felice e di buon umore chi guarda, non importa se ci sono sbavature tecniche. Le idol giapponesi, infatti, sono spesso giovanissime aspiranti lavoratrici nel mondo dello showbiz, che usano il periodo da idol come gavetta prima di dedicarsi in maniera totale (e, a quel punto, altamente professionale, senza spazio all’errore) a un solo ambito dell’intrattenimento: canto, recitazione, doppiaggio… Un punto di vista radicalmente diverso dalle colleghe sudcoreane.
Nonostante queste differenze strutturali, tre di queste ragazze, Miyawaki Sakura (HKT48) Yabuki Nako (HKT48) e Honda Hitomi (AKB48), riescono a debuttare nelle IZ*ONE.
Non solo, anche altre ex concorrenti eliminate durante lo show finiscono per entrare nel mondo kpop, come per esempio Takahashi Juri, ora nelle Rocket Punch, o Takeuchi Miyu.
Mentre agli occhi dei fan del kpop potrebbe sembrare strano, in realtà questi prestiti non sono affatto nuovi nel 48world. I primi casi sono stati di ragazze inviate a aiutare i gruppi aperti all’estero (come Takajo Aki in Indonesia per le JKT48 o Miyazawa Sae in Cina; attualmente Izuta Rina si trova in Thailandia per le CGM48). Nel 2018, poi, Iriyama Anna è stata mandata in Messico per due anni per registrare una serie TV, “Like, la leyenda”. Tornata in Giappone nel 2020, è di nuovo partita per lo stato americano l’anno successivo.
Purtroppo lo scioglimento delle IZ*ONE sta provocando reazioni non sempre gentili. Per quanto dimostrare il proprio dispiacere sia giusto, alcuni “fan” sembrano aver perso il buon senso, arrivando a insultare i membri dei 48group quando queste hanno dimostrato gioia venendo a sapere che sarebbero tornate le loro colleghe e amiche. Emblematico è il caso delle NakoMiku: Yabuki Nako e Tanaka Miku, legate fin dal loro debutto insieme nel 2013, duo celebre per chi le segue da anni, sono state separate durante questo periodo. Alla comprensibile dimostrazione di affetto di Miku verso Nako dopo la notizia del suo ritorno, è partito un vero e proprio linciaggio da parte degli haters.
Articolo di @YY14