K-pop:donne che hanno avuto il coraggio di esprimere loro stesse
Hyuna:
Venne licenziata dalla compagnia Cube Entertainment per aver reso pubblica la sua relazione con l’ex membro del gruppo Pentagon, Dawn. Questo però non ha di certo fermato l’artista, in quanto sia lei che il suo fidanzato vennero assunti dalla stessa compagnia di PSY, la P Nation.
HyunA ha uno stile ben al di fuori degli standard della Corea del Sud con il suo essere sexy e autentica.
Nonostante ciò è ancora stupenda e a farne da prova è il suo ultimo successo, “FLOWER SHOWER” – pubblicato lo
stesso giorno del singolo “MONEY” di Dawn – nel quale ha mostrato la ragazza coreana talentuosa. Una vera ispirazione per altri idol.
Hwasa:
Tutti i fan del K-pop sanno quante critiche, odio e razzismo ha subito la cantante, infatti il suo aspetto è considerato fuori dagli standard di bellezza coreani.
Durante la presentazione del singolo “Egoistic” al MAMA 2018, l’artista indossava un vestito in vinile rosso diventato motivo di discussione il giorno successivo.
Alle varie critiche ricevute, Hwasa in un’intervista rispose:
“Non è importante ciò che indosso sul palco bensì come migliorare le mie performance”.
Sunmi:
Se il femminismo è ancora un tabù nella cultura Coreana, immaginate un idol che ne parli con aggiunta il tema della salute mentale.
È quello che fece Sunmi nel MV “Noir”, in cui
critica esplicitamente l’abuso dei social network e la disperazione per i likes. Il video è un qualcosa di unico e solo il suo modo di affrontare tali tematiche la rende un’artista molto potente capace di mandare messaggi importanti e di valore al pubblico.
La ragazza inoltre ha sempre sostenuto la comunità LGBTQ.
Irene:
Durante un’intervista affermò che stesse leggendo un libro intitolato “Kim Ji Young, nata nel 1982”.
Il libro è una guida del femminismo per molte donne nel paese, ma ai fan di sesso maschile non è piaciuta la menzione dell’argomento e, a seguito di ciò, pubblicarono foto nelle quali tagliavano e persino bruciavano le photocards della cantante, per dimostrare la loro disapprovazione.
D’altra parte, altri fan iniziarono una campagna per difenderla, dicendo che ha il diritto di leggere quello che vuole e la storia ha preso una proporzione così grande che le vendite di libri sono aumentate ulteriormente e sono rimaste nella lista dei bestseller per settimane.
Suzy:
Suzy è un’altra artista che soffrì per il film “Kim Ji Young, nata nel 1982”. I coreani non erano molto contenti questa concentrazione sull’aspetto femminista e decisero così di attaccarla con diversi commenti di odio. Anche se subito dopo, i suoi fan si affrettarono a difenderla.
CL: “Sapete, qualche volta le persone ti dicono come vivere la tua vita.
Avete solo bisogno di alzare gli occhi al cielo, scrollarvelo di dosso e andare avanti”
Taeyeon ha sempre sostenuto apertamente le persone affette da
malattie mentali.
Una follower le ha scritto “sei bipolare tsk tsk” e lei ha risposto
“Ho sofferto di depressione. Per favore non disprezzate le
persone con malattie, che si tratti di bipolarismo o depressione”.
Nella canzone “Dear Me” dice:
“Amo me stessa, confido in me
stessa
e in tutte quelle parole che non
hai sentito dire
Guardami,
sono colei che ha sopportato
l’oscurità della notte
Non sono più quella che si
nasconde
ma colei che incoraggia se
stessa”
Sulli postava selfie su Instagram dove era
evidente che non stesse indossando il
reggiseno sotto la maglietta, sosteneva la
riforma dell’aborto e della saluta mentale in un
paese dove esprimere la propria opinione su
certe tematiche è ancora un tabù.
Le apparenti trasgressioni di Sulli sembrano
insignificanti in un contesto occidentale: è
stata fotografata tenendosi per mano in strada
con il suo ragazzo, il rapper Choiza, violando
così le nozioni di modestia pubblica della
Corea del Sud.
Poi c’erano i post sui social
media senza scrupoli: “Quando ho pubblicato
per la prima volta una foto di me senza
reggiseno, ci sono state così tante reazioni
diverse… Avrei potuto essere spaventata e
nascondermi, ma non l’ho fatto. Volevo che i
pregiudizi della gente sparissero”, disse Sulli.
“Accetta la differenza”.
La 25enne ha insistito perché le donne dovrebbero essere
libere di vestirsi a loro piacimento e lei stessa
è stata spesso, fortemente criticata per non
aver indossato un reggiseno in pubblico.
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