Il “neomelodico” coreano

Forse a molti di voi il termine “Trot” ricorda solo il nome di un pesce molto noto in Italia ma in realtà altro non è che uno dei generi musicali più storici della Corea (del nord e del sud).

Il termine Trot fa riferimento ad uno storico genere musicale coreano, lo si potrebbe definire l’origine dell’attuale K-Pop. Da cosa deriva questo nome? Presto detto: “trot” è la forma abbreviata della parola “Foxtrot” un ballo da sala molto diffuso a cavallo tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900, caratterizzato da un ritmo a due tempi.

Questo genere musicale trova la propria culla agli inizi del 1900 e le tematiche trattate nei testi sono principalmente: l’amore, la speranza e il desiderio di un luogo sicuro al quale tornare.

Con l’arrivo dell’influenza della cultura giapponese, dovuta alla colonizzazione, altri sono i temi che si fecero largo nei testi di compositori e cantanti, facendo così divenire un po’ più grigio un genere che prima era quasi “rosa” iniziando a trattare di tradimenti, dolori familiari e delusioni d’amore.

Non aspettatevi dal genere Trot dei gruppi di ragazzi che cantano, danzano come il K-Pop ci ha abituato, questo genere è eseguito da un cantante solista o al massimo da un duo.

Sono solitamente accompagnati da un’orchestra composta da un minimo di 2 voci femminili, strumentisti e ballerini. Le canzoni di ogni artista trot, altra differenza rispetto al K-Pop sono raramente scritte da più autori e quando ciò accade solitamente parliamo di un testo scritto dal compositore e lo stesso cantante a quattro mani.

Sicuramente se siete molto giovani e amanti del K-Pop potreste trovare questo genere di “vecchie ballad” datato e a tratti un po’ “trash” ma in Corea, è in realtà molto diffuso e seguito principalmente da un pubblico over 25, con una grande preferenza da parte degli over 50 e gli anziani.

Anche se potreste stentare a crederlo il Trot, grazie anche al supporto tecnologico degli ultimi decenni, è divenuto un vero e proprio motore per il mondo dell’intrattenimento coreano questo soprattutto, come dicevamo prima, grazie ai fan che seguono il genere e la loro età – spesso già pensionistica – che gli permette di avere molto tempo libero e collegarsi ai siti di streaming per vedere più volte le loro amate esibizioni. La dipendenza economica inoltre che contraddistingue una persona di 50 anni da quella dei più giovani è uno dei punti chiave poiché questi sono portati a spendere con meno esitazione per l’acquisto di album e concerti se non persino di interi tour.

Conoscevate questo genere musicale o è la prima volta che ne sentite parlare?

Vi lanciamo una sfida:

Al link di seguito troverete una canzone trot, ascoltandola e inziandone a capire lo stile riuscireste a trovare quale gruppo o artista del moderno K-Pop ha presentato canzoni in chiave trot?

https://www.youtube.com/watch?v=B7KFhd8tqTg

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